Fra le molteplici novità del nuovo anno, merita segnalare l’opportunità concessa alle società che hanno rivalutato i cespiti in passato, di affrancare, anche parzialmente, la riserva di rivalutazione, versando il 10% dell’importo che si ritiene di affrancare in 4 rate annuali da giugno 2025 al giugno 2028, senza interessi.

Questa agevolazione era molto attesa in quanto consente la distribuzione ai soci di queste somme come fossero normali utili, tassati dunque al 26% al momento della loro distribuzione, mentre di fatto sono costi che la società sta ammortizzando.

Non è interessante per le società che vorranno usare le riserve per aumentare il Capitale Sociale oppure per l’utilizzo a copertura delle perdite.

È invece raccomandata nella prospettiva che prima o poi avverranno distribuzioni di utili.

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